21/nov/2011 , Pubblicato da Roberto Scalia
alle 15:31
Quella di ieri sera è
stata una giornata frenetica per tutti gli spagnoli. I
comizi elettorali in vista dell'elezioni del 20 Novembre sono state i più seguiti e desiderate da parte di tutti
i cittadini. Il cambio in Spagna era necessario, tenendo in considerazione
la sfiducia che circonda la il paese Iberico da parte di tutti i paesi
dell'Unione Europea. Il risultato era scontato.
Ha
vinto il Partito Popolare (Pp) guidato da Mariano
Rajoy, che era già stato per un periodo Ministro degli Interni, durante il
mandato di Josè Maria Aznar. Ha ottenuto
186 posti, nel Congresso dei deputati, nonostante non abbia presentato nessuna proposta durante la campagna
elettorale. Un programma in
"bianco" che gli è servito per imporsi nell'elezioni anticipate e
anche per lanciare un
"occhiolino" a Angela Merkel y Nicolas Sarkozy, ai quali indica
che sta disposto a realizzare i suoi strafamosi tagli.
Altro dato prevedibile
era la debacle del Partito Socialista
(Psoe) di Jose Luis Rodriguez Zapatero. Meno di sette
milioni di voti e solo 110 deputati
ottenuti. Questa cifra rileva un
dato peggiore da quello ottenuto nel 2000, quando il candidato alla presidenza
era Joaquin Almunia, attuale vicepresidente della Commissione Europea.
Ora si dice che, dopo
queste elezioni il bipartitismo si è
rotto, però solo per un lato, poichè il Partito Popolare ha ottenuto una
maggioranaza schiacciante, mentre il
voto della sinistra si distribuisce tra Psoe, Izquierda Unida, Union y progreso
y Democracia e i Partiti Nazionalisti, tra cui quello dei paesi baschi ha
ottenuto il maggiore incremento. Izquierda Unida ha invece ottenuto ben 11
posti, 9 in più delle precedenti elezioni.
A secondo di come apparivano i primi
exit-poll, il micro blog Twitter lanciava fumo! Con l'hastag #20N i cittadini
commentavano le proprie impressioni e
soprattutto le loro critiche e lamentele nei confronti dell'irregolarità che propone la legge D'Hont,
nell'ora di ripartire i posti nel congresso per numero di voti. E che per
esempio, se applicassimo un'altro sistema come quello della circoscrizione
unica, Izquierda Unida otterrebbe 25 posti e il Partito Popolare rimarrebbe con
160 o che è lo stesso, non avrebbe una maggioranza assoluta. Questa
ripartizione dei voti è stata sempre criticata dai cittadini, però le proposte
di cambio sono state presentate sul tavolo solo dopo il sorgere del Movimento 15 M. Gli indignati, hanno
già fatto conoscere l'alternativa, ora
si aspetta solo che qualche partito si adoperi a realizzare il cambio. Forse con una nuova legge, si otterrà che i
cittadini che si sono astenuti decidano di andare a votare con una legge che
sia più equa.
Infine sette deputati, ha
ottenuto Amaiur, la coalizione dei
partiti della sinistra "abertzale", cioè i partiti indipendenti
baschi. Dopo che il gruppo terroristico dell'Eta, annuncio la fine dell'uso
della violenza, la selezione politica del movimento ha ottenuto maggiore importanza all'interno del quadro sociale.
Cosi lo hanno dimostrato i 333000 mila votanti che chiedono una soluzione
pacifica del conflitto. La risoluzione passerà, inevitabilmente con la negoziazione con il nuovo governo de Rajoy,
che ha già affermato che la disoccupazione e la fine del terrorismo saranno due
grandi compiti di questa legislatura.
Irene Yustres